giovedì 17 dicembre 2009

IL NOSTRO IMPEGNO CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA , PER UN SERVIZIO IDRICO GESTITO DA UN ENTE DI DIRITTO PUBBLICO, EFFICIENTE, EQUO E TRASPARENTE

Comunicato Stampa

NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA
IMPEGNAMOCI A DIFENDERE UN BENE COMUNE
Il Governo ha privatizzato l'acqua e i beni comuni.
Con l'approvazione del decreto legislativo n. 135/2009 si regala l'acqua potabile ai privati, sottraendola ai cittadini per consegnarla, a partire dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali.
L’acqua, fondamentale per la vita e la sopravvivenza di ciascuno di noi, viene sottoposta a logiche di mercato che, come dimostrato in questi anni, non garantiscono un servizio migliore e più accessibile a tutti, ma solo soldi per chi ne gestisce il business.

Con questo decreto si vuole far credere che il falso mito della privatizzazione risolverà tutte le inefficienze nella gestione dei servizi idrici.
L'esperienza della privatizzazione al 40% di Publiacqua ha dimostrato in questi anni che le tariffe aumentano, proprio perché non può diminuire il profitto, il servizio non migliora e i cittadini di San Casciano lo stanno sperimentando concretamente.
L’Italia è il primo paese in Europa a imporre una privatizzazione forzata dell’acqua.
E' una scelta che va in controtendenza rispetto altri Paesi che precedentemente avevano optato per la strada della privatizzazione dell’acqua, ma oggi sono tornati sui propri passi e stanno ripubblicizzando i servizi idrici; un esempio per tutti Parigi dove la gestione delle acque, dopo venticinque anni di disastrosa gestione privata, tornerà ad essere pubblica.
L'acqua è un bene della collettività e un diritto universale, non deve diventare una merce.
L'acqua è un bene da conservare per le future generazioni.
Il servizio idrico può essere ri-pubblicizzato e deve essere gestito da un ente di diritto pubblico, con la partecipazione dei cittadini e dei lavoratori.
Occorre trovare forme innovative per rendere protagoniste le comunità locali nella partecipazione alla gestione dei servizi idrici, per vigilare sull’applicazione di un esercizio trasparente ed equo, dal punto di vista sociale, ambientale ed economico
Laboratorio per un'altra San Casciano-Rifondazione Comunista presenterà al prossimo Consiglio comunale una mozione a difesa del diritto di accesso all'acqua come bene comune per chiedere che il Comune di San Casciano Val di Pesa riconosca nel proprio Statuto l'acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e il servizio idrico integrato come un “servizio pubblico locale privo di rilevanza economica” e si impegni così a gestirlo attraverso un Ente di Diritto pubblico.




 

San Casciano Val di Pesa • Gruppo consiliare Laboratorio per un’Altra San Casciano - Rifondazione Comunisti Italiani