giovedì 31 marzo 2011

Fusione Safi Quadrifoglio: operazione nell'interesse dei cittadini o della società per azioni? Il nostro comunicato stampa

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COMUNICATO STAMPA
La fusione societaria Safi Quadriglio ci viene presentata come la  soluzione per la gestione dei rifiuti nella provincia di Firenze. A nostro giudizio le cose non stanno così.
Le Amministrazioni locali da tempo hanno rinunciato a svolgere un ruolo diretto nella gestione dei servizi pubblici essenziali, lasciando la gestione dei rifiuti, acqua e trasporti a società per azioni e ricoprendo  un duplice e contraddittorio  ruolo di controllori, come amministrazioni pubbliche, e controllati come azionisti.
Il governo dell'impresa è stato assunto come modello di gestione dei servizi, quindi è prevalso l'obiettivo, legittimo per società di diritto privato, del profitto che, gioco forza, viene caricato sulle tariffe, cioè sulle tasche dei cittadini. Non c'è più spazio né funzione per i beni comuni pubblici.
Le politiche perseguite ormai da anni di aziendalizzazione e privatizzazione dei servizi locali di pubblica utilità non hanno mantenuto le promesse fatte di efficienza e risparmio: i servizi non migliorano, non abbiamo maggiore efficienza e le tariffe  aumentano in modo consistente: Publiacqua Spa., già privatizzata al 40%, in tal senso insegna. 
Pensiamo che la  fusione Safi-Quadrifoglio relegherà ancor di più le amministrazioni del Chianti  a un ruolo marginale nella gestione del servizio (il comune di Firenze detiene oltre l'80% delle quote azionarie), il controllo e la trasparenza saranno ancora più problematici e incerti, i cittadini meno tutelati.
La nuova Spa è solo l'inizio del cambiamento: presto avremo ulteriori  concentrazioni societarie finalizzate alla creazione di un gestore unico dei rifiuti per le province di Firenze Prato e Pistoia e andremo a grandi passi verso la privatizzazione almeno al 40% in vista delle gare per l'appalto della costruzione degli inceneritori (per l'impianto della Piana le grandi holding Hera e Veolia si sono già candidate).
La società avrà come obiettivo prioritario la costruzione degli impianti di incenerimento, vero e unico interesse economico di tutta l'operazione. Se l'inceneritore di Testi non fosse realizzato, i comuni del Chianti dovranno rispondere economicamente del mancato realizzo: un atto di pressione fortissimo  perché le nostre comunità accettino la costruzione dell'inceneritore di Testi. 
Sono scelte deleterie per i cittadini e per il territorio.  La futura Spa avrà grande interesse a costruire l'inceneritore. Crediamo che l'interesse della collettività, dell'ambiente e della salute, beni comuni per eccellenza, stia da un'altra parte: politiche concrete per la riduzione dei rifiuti, riuso,  riciclo e recupero dei materiali, pianificazione di area del servizio di raccolta porta a porta con tariffazione puntuale. Per queste scelte noi continueremo ad impegnarci; scelte prioritarie che sono state adottate da un numero sempre più esteso di Comuni (Capannori, Montespertoli, etc.), dimostrandone così i vantaggi in termini economici, ambientali e occupazionali.
La realtà è che queste società sono sempre più distanti dai territori, sempre più attente  al profitto e alla creazioni di posizioni di potere per i politici, sempre meno finalizzate a rappresentare l'interesse della collettività. 
Ci dovremmo invece orientare verso modelli innovativi di “pubblico partecipato”, recuperando la centralità del soggetto pubblico in questioni centrali per la vita e il benessere delle popolazioni.



domenica 20 marzo 2011

I SERVIZI ESTERNALIZZATI DAL COMUNE DI SAN CASCIANTO VAL DI PESA

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Durante la seduta del Consiglio Comunale del 10 marzo scorso è stata discussa la delibera per l'autorizzazione al mantenimento delle partecipazioni possedute dal Comune nelle seguenti società:
Eurochianti scrl
Toscana Energia spa
Safi spa
Casa spa
Quadrifoglio spa
Start srl
Publiacqua spa
Agenzia Fiorentina per l'Energia srl
Il Comune di san Casciano VP partecipa direttamente di otto società, ma dobbiamo considerare che queste società a loro volta partecipano di altre trentadue società (secondo quanto comunicato dalla Corte dei Conti anno finanziario 2008): una rete sempre più complessa di rapporti societari.
Il nostro gruppo consiliare ha espresso un voto contrario.
I servizi essenziali sono sempre più lontani dai cittadini e dai territori.
I risultati negativi di una lunga stagione di esternalizzazione e privatizzazione dei servizi stanno emergendo con sempre maggiore chiarezza. Il falso mito dell'efficienza del privato non ha portato a miglioramenti nella gestione ed erogazione dei servizi, mentre l'indebolimento del ruolo pubblico ha senz'altro portato minori possibilità di controllo, minor equità, peggiori condizioni lavorative e, spesso, un aumento delle spese a carico dei cittadini.
L'Amministrazione pubblica, che dovrebbe garantire il controllo, in realtà ha ben poco potere; quando le società per azioni vengono privatizzate (come Publiacqua, partecipata al 40% da Acea/Suez), la gestione societaria e le scelte industriali sono espressione diretta degli interessi dei soci privati. Per non parlare del ruolo dei consigli comunali -che sembrano sempre più consigli di amministrazione, impegnati a dissertare su cambi, azioni, privatizzazioni, più che a risolvere i problemi dei cittadini- diventati organi di ratifica di scelte prese in palazzi lontani.
Sono stati privatizzati i beni collettivi e vengono gestiti da enti di diritto privato che hanno come obiettivo il rendimento economico del servizio perché devono ottenere un profitto; salvo far ricadere sul pubblico e sulle tariffe (cioè sulle tasche dei cittadini) le eventuali perdite.
E' necessario pensare a modelli innovativi di “pubblico partecipato” per la gestione dei servizi locali di pubblica utilità, unica garanzia per riaffermare criteri di equità sociale, di controllo democratico, di tutela dei beni comuni.



 

San Casciano Val di Pesa • Gruppo consiliare Laboratorio per un’Altra San Casciano - Rifondazione Comunisti Italiani