giovedì 1 luglio 2010

SULLE COLLINE DI VALIGONDOLI UN VERO SCEMPIO AMBIENTALE, CON TUTTI I PERMESSI IN REGOLA.

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IL NOSTRO ARTICOLO SUL MENSILE "IL REPORTER" DI LUGLIO
L'intervento non può certo passare inosservato: uno sbancamento impressionante del terreno di circa 11 metri di ampiezza, visibile da Valigondoli, lungo tutta la collina, dalla strada provinciale fino in valle della Greve. Decine e decine di alberi sradicati, una vera e propria deforestazione con ovvie conseguenze sull'ecosistema, sulla erosione dei suoli e sul ciclo delle acque, quindi con danno alla vita di tutti noi.
Si tratta del cantiere del metanodotto previsto per la centrale turbogas di Testi, impianto che vede la nostra opposizione perché rappresenta una scelta industriale lesiva degli interessi generali del territorio nel quale va ad inserirsi e che determinerà un ulteriore peggioramento della qualità ambientale di un'area già critica come quella di Testi.
In ogni caso il tracciato del metanodotto non avrebbe dovuto prevedere l'abbattimento di piante, almeno questa era stata la giusta richiesta iniziale avanzata dall'Amministrazione di San Casciano durante il procedimento di valutazione ambientale svolto dalla Provincia di Firenze. Invece, di fatto, questo atto autorizzativo e i seguenti vengono approvati, anche dal comune di San Casciano, senza nessuna garanzia per la tutela delle aree boscate.
L'Amministrazione dice che verrà fatto un ripristino ambientale: non si è fatta prevenzione, si pensa, allora, ad una compensazione, in pratica ad un “rimedio”.
Questo intervento può essere assunto ad esempio e paradigma di un modo sbagliato di governare il territorio: un tale scempio ambientale è stato possibile “con tutte le carte in regola”; non c'è niente fuori posto, se non il risultato che abbiamo sotto gli occhi: l'ambiente ulteriormente compromesso, la mancanza assoluta di attenzione per la salvaguardia del patrimonio boschivo. E' evidente l'assenza dell'amministrazione locale che non ha svolto un ruolo di controllo e di indirizzo per una gestione del territorio improntata alla tutela del paesaggio quale bene comune assoluto, privilegiando invece l'interesse del privato e del suo progetto.
Noi vogliamo cambiare strada: non è più sostenibile pensare allo sviluppo in termini di consumo e al territorio come una risorsa infinita a nostra disposizione.
Riproponiamo fortemente il primato della cura dei beni comuni, della salvaguardia del territorio legato ad un nuovo modello di economia e di benessere, il paesaggio come vera e reale ricchezza, risorsa da tutelare e preservare perché patrimonio di tutti i cittadini.

lunedì 31 maggio 2010

INTERROGAZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE

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IL METANODOTTO IN COSTRUZIONE A VALIGONDOLI: UN VERO SCEMPIO AMBIENTALE.

Abbiamo ricevuto segnalazione da parte di alcuni cittadini e siamo andati a verificare sul posto.
Il cantiere aperto lungo la statale 118 in località "Il Mandorlo", Valigondoli  è veramente impressionante.
Si tratta della realizzazione del metanodotto previsto per la centrale turbogas di Testi ed interessa il versante collinare che dalla valle della Greve sale a Valigondoli, fino alla statale 118.
Il cantiere è in fase avanzata e al momento  non sembra attivo. L'intervento ha determinato uno sbancamento veramente notevole, che almento visivamente e dall'esterno del cantiere pare superiore agli 11 metri di ampiezza, lungo tutta la collina fino a Testi. Sono state abbattute un numero estremamente rilevante di piante (sembrano soprattutto querce) con rimozione meccanica della ceppa, poi accatastate ai margini.
Di fatto si tratta di una deforestazione. Ovvie le conseguenze sull'ecosistema e anche sulla erosione dei suoli. Non sembra che la rimozione di tutte queste ceppe per una fascia così ampia fosse ralmente necessaria per la posa della tubazione. L'orchidea Ophrys tyrrhena, rara endemica della quale esisteva in sito un popolamento testimoniato da foto e ritrovamenti di appassionati, vede completamente eliminato il suo habitat. Le recinzioni e la cartellonistica del cantiere appaiono non del tutto conformi a normativa ad un a prima valutazione.
Abbiamo presentato un'interrogazione al prossimo Consiglio comunale del 4 giugno e chiediamo:
1) Se la società Volta Srl, titolare del progetto, ha ottenuto prima dell'inizio dei lavori tutte le autorizzazioni prescritte dalla valutazione di impatto ambientale e dalla normativa vigente.
2) Se i lavori eseguiti risultano essere a norma, conformi al progetto e conformi alla Legge regionale   forestale
3) Come l'Amministrazione di San Casciano intenda monitorare il proseguo del cantiere
4) Come l'Amministrazione comunale intenda tutelare la collettività dai danni già prodotti o producibili in futuro da questo intervento, attraverso quali prescrizioni di ripristino si preveda di risarcire o compensare l'impatto procurato all'ecosistema boschivo e all'habitat di una specie rara e tutelata.
 

San Casciano Val di Pesa • Gruppo consiliare Laboratorio per un’Altra San Casciano - Rifondazione Comunisti Italiani