lunedì 13 luglio 2009

Ancora sul progetto di casa famiglia

Ecco la lettera che abbiamo indirizzato a Metropoli in risposta ad alcuni interventi in merito al progetto di casa famiglia a Montepaldi.



Gentile Direttore,

ancora qualche riflessione, non certo polemica, ma sicuramente dovuta, sul progetto di casa famiglia a Montepaldi, richiamati, nostro malgrado, dalla lettera di Marcello Forni e dall’intervento dell’Amministrazione di San Casciano, entrambi pubblicati sul numero di Metropoli della scorsa settimana.


Tengo particolarmente a dare una risposta a Marcello, persona che apprezzo e di cui ho veramente considerazione per il suo impegno sociale su temi che tante volte abbiamo avuto occasione di condividere.

Ribadisco: riteniamo non solo lodevole ma da sostenere l’impegno dell’Associazione “Per Crescere Insieme”, legittima è la richiesta di uno spazio dove poter vedere realizzato il loro progetto di accoglienza e di sostegno ai ragazzi diversamente abili, doveroso e prioritario da parte dell’amministrazione pubblica trovare risposte adeguate.

Il nostro intervento ha preso spunto da una lettera di una privata cittadina che poneva alcune domande in merito a questo progetto; non abbiamo certamente seguito interessi privati o egoistici. Abbiamo posto, invece, una questione assai seria e basilare: in un’ottica di “amministrazione virtuosa” come si devono conciliare due priorità fondamentali, l’interesse collettivo per la tutela delle fasce più deboli della società e quello della difesa dei beni comuni, il territorio in primo luogo, patrimonio di tutta la collettività. Abbiamo dato una risposta, seguendo le esperienze, sempre più numerose, di tanti comuni che perseguono un progetto ambizioso e lungimirante di governo del territorio, attraverso un altro modo di fare politica e amministrare le comunità locali: scegliere la crescita zero” del consumo di suolo, facendo ogni sforzo per rendere possibile e concreto il recupero e il riutilizzo delle volumetrie esistenti; in primo luogo dandosi regole uguali per tutti e percorsi trasparenti e partecipati, con l’obiettivo di soddisfare le esigenze abitative e produttive, sociali e di pubblica utilità, nella consapevolezza che il rispetto e la tutela del territorio rappresentano un valore aggiunto insostituibile per la nostra comunità e per la nostra economia.

Un progetto così necessario e meritevole come la casa famiglia , a nostro modo di vedere, dovrebbe vedere la realizzazione in quest’ottica e con questi presupposti. La nostra proposta di pensare ad una possibile collocazione nell’area delle Cantine Antinori ci sembra assolutamente fattibile: ci sarebbero gli spazi e soprattutto si inserirebbe il progetto “fra la gente” e non in un’area isolata; come dice Marcello Forni è giusto dare visibilità e valorizzare queste realtà, non nasconderle. Proprio perché condividiamo fino in fondo quest’idea riteniamo la proposta che abbiamo fatto seria, coerente e concreta. Speriamo veramente che il nostro pensiero non venga ulteriormente strumentalizzato, ma si apra un confronto serio e onesto, soprattutto con l’Associazione “Per Crescere Insieme”.

Questi sono i nostri valori e le scelte che vogliamo rappresentare e promuovere, sotto il profilo culturale e amministrativo. Ci sarà certamente modo in occasione della presentazione del prossimo Regolamento Urbanistico, di discutere complessivamente le scelte urbanistiche necessarie per il nostro territorio, tema per noi fondamentale per rendere evidente una via alternativa all’attuale modello di società e di gestione della cosa pubblica.



Lucia Carlesi

Laboratorio per un’altra San Casciano-Rifondazione Comunista





13 luglio 2009
 

San Casciano Val di Pesa • Gruppo consiliare Laboratorio per un’Altra San Casciano - Rifondazione Comunisti Italiani