domenica 20 marzo 2011

I SERVIZI ESTERNALIZZATI DAL COMUNE DI SAN CASCIANTO VAL DI PESA


Durante la seduta del Consiglio Comunale del 10 marzo scorso è stata discussa la delibera per l'autorizzazione al mantenimento delle partecipazioni possedute dal Comune nelle seguenti società:
Eurochianti scrl
Toscana Energia spa
Safi spa
Casa spa
Quadrifoglio spa
Start srl
Publiacqua spa
Agenzia Fiorentina per l'Energia srl
Il Comune di san Casciano VP partecipa direttamente di otto società, ma dobbiamo considerare che queste società a loro volta partecipano di altre trentadue società (secondo quanto comunicato dalla Corte dei Conti anno finanziario 2008): una rete sempre più complessa di rapporti societari.
Il nostro gruppo consiliare ha espresso un voto contrario.
I servizi essenziali sono sempre più lontani dai cittadini e dai territori.
I risultati negativi di una lunga stagione di esternalizzazione e privatizzazione dei servizi stanno emergendo con sempre maggiore chiarezza. Il falso mito dell'efficienza del privato non ha portato a miglioramenti nella gestione ed erogazione dei servizi, mentre l'indebolimento del ruolo pubblico ha senz'altro portato minori possibilità di controllo, minor equità, peggiori condizioni lavorative e, spesso, un aumento delle spese a carico dei cittadini.
L'Amministrazione pubblica, che dovrebbe garantire il controllo, in realtà ha ben poco potere; quando le società per azioni vengono privatizzate (come Publiacqua, partecipata al 40% da Acea/Suez), la gestione societaria e le scelte industriali sono espressione diretta degli interessi dei soci privati. Per non parlare del ruolo dei consigli comunali -che sembrano sempre più consigli di amministrazione, impegnati a dissertare su cambi, azioni, privatizzazioni, più che a risolvere i problemi dei cittadini- diventati organi di ratifica di scelte prese in palazzi lontani.
Sono stati privatizzati i beni collettivi e vengono gestiti da enti di diritto privato che hanno come obiettivo il rendimento economico del servizio perché devono ottenere un profitto; salvo far ricadere sul pubblico e sulle tariffe (cioè sulle tasche dei cittadini) le eventuali perdite.
E' necessario pensare a modelli innovativi di “pubblico partecipato” per la gestione dei servizi locali di pubblica utilità, unica garanzia per riaffermare criteri di equità sociale, di controllo democratico, di tutela dei beni comuni.



 

San Casciano Val di Pesa • Gruppo consiliare Laboratorio per un’Altra San Casciano - Rifondazione Comunisti Italiani