lunedì 21 settembre 2009

Laika: dopo aver ottenuto la variante su misura la multinazionale Hymer riduce l’occupazione e batte cassa ai finanziamenti pubblici?

Il Gruppo Laboratorio per un’altra San Casciano-Rifondazione Comunista presenta al prossimo Consiglio comunale una domanda di attualità per chiedere chiarimenti sulle notizie apparse in luglio sulla stampa, secondo la quale LAIKA srl avrebbe chiesto nuove varianti di progetto, rinviando i tempi della realizzazione dell’industria.

La crisi del settore della camperistica connessa alla più generale crisi economica ha sicuramente modificato i presupposti e le analisi a suo tempo portati a giustificazione di questa operazione immobiliare, anche se l’azienda non lo vuole ammettere pubblicamente.
La situazione determinatasi a seguito della concessione in data 23 dicembre 2008 del permesso a costruire alla società LAIKA srl, alla quale ad oggi non risulta essere seguito alcun intervento o azione da parte della società è paradossale.

Colpisce la scarsa chiarezza e informazione esistenti presso l’opinione pubblica sulla reale situazione economica e imprenditoriale della società, per cui si sa del ricorso a Cassa Integrazione, a prepensionamenti, etc. ma non si hanno dati ufficiali e certi su tale situazione dell’occupazione, disegnata peraltro in maniera rosea in tutti gli atti ufficiali dell’azienda stessa.

In questo quadro si inserisce la notizia pubblicata dalla rivista Metropoli in data 31 luglio 2009 dalla quale si evincerebbe che l’azienda sembra intenzionata a richiedere una variante al progetto e a vincolare l’attuazione dell’intervento al reperimento di finanziamenti pubblici a fondo perduto, il tutto nell’assenza di informative o prese di posizione della amministrazione comunale in merito.

PERCIÒ SI CHIEDE ALLA AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Di informare il consiglio sulla reale situazione occupazionale di LAIKA srl alla data odierna, ossia quanti sono i dipendenti (operai, impiegati, dirigenti, interinali), e quanti di questi sono in mobilità o in Cassa Integrazione; ciò al fine di verificare la attendibilità delle ulteriori pretese che l’impresa sembra intenzionata ad avanzare.

Di informare altresì sulla esistenza o meno di contatti con la azienda da parte dei competenti uffici tesi alla determinazione di nuovi parametri della edificazioni o di nuove specifiche tecniche utili, visto che le notizie stampa parlano di un nuovo percorso autorizzativo già intrapreso.

Di informare infine il consiglio su quali siano gli atti o le determinazioni sulla base dei quali si dovrebbe favorire di nuovo questa impresa che non ha garantito e non garantisce niente dal punto di vista dei livelli occupazionali e su quali strumenti si pensi eventualmente di approntare (modifiche della convenzione o che altro) per garantire da eventuali ulteriori ripercussioni negative la forza lavoro attualmente impiegata, atteso che nella convenzione siglata con l’impresa non vi è neanche una parola in merito.

Lucia Carlesi
Gruppo Laboratorio per un’altra San Casciano-Rifondazione Comunista

21 settembre 2009
 

San Casciano Val di Pesa • Gruppo consiliare Laboratorio per un’Altra San Casciano - Rifondazione Comunisti Italiani