lunedì 21 settembre 2009

Politiche di accoglienza ed orientamento per i cittadini stranieri presenti nel territorio comunale


MOZIONE PRESENTATA DA LABORATORIO PER UN’ALTRA SAN CASCIANO-RIFONDAZIONE COMUNISTA


Il tema dell’accoglimento dei migranti richiede l’attuazione di politiche complesse, a livello nazionale e sovranazionale. Queste politiche devono essere innanzitutto rispettose della dignità umana e dei diritti fondamentali delle persone.


La strada intrapresa dall’attuale maggioranza di governo, con la legge in tema di sicurezza recentemente approvata dal Parlamento italiano ed i respingimenti nel Mediterraneo, tende invece a comprimere i diritti individuali e ad equiparare di fatto immigrazione e criminalità, giustificando tali scelte con un’ossessione per la sicurezza e tramutando le paure che spesso si manifestano nei cittadini, specialmente in tempi di crisi come gli attuali, in rifiuto dell’altro. E’ stato introdotto il reato di immigrazione clandestina, punendo così la condizione individuale di migrante senza valido permesso di soggiorno, per il solo fatto di essere tale. Con ciò si cancellano o si riducono fortemente alcuni diritti fondamentali: il diritto a sposarsi ed avere una famiglia ed un’abitazione, il diritto alla salute, all’istruzione, al riconoscimento ed all’educazione dei figli.

Le tante critiche internazionali (l’Alto Commissariato ONU per i diritti umani, l’Agenzia per i Rifugiati UNHCR dell’ONU, l’Unione Europea, il Pontificio Consiglio dei Migranti) confermano che quello del governo italiano è un approccio ristretto e limitato, fondato su politiche di immigrazione più severe, su controlli alle frontiere, su respingimenti indiscriminati, mentre vengono tagliati i fondi per la cooperazione internazionale a favore dei paesi da cui proviene una buona parte dei migranti.

Il Gruppo Laboratorio per un’altra San Casciano-Rifondazione Comunista ritiene che invece si debbano favorire l’accoglienza dei cittadini stranieri (regolari ed irregolari), il loro inserimento e la loro inclusione nel tessuto sociale e lavorativo, con l’obiettivo di costruire un modello civile di convivenza partecipata, senza forme di discriminazione.

A tale scopo il Gruppo chiede al Sindaco ed alla Giunta di San Casciano di sostenere iniziative pubbliche di incontro, di dialogo, di scambio e formazione culturali e professionali e di realizzare una rete di sportelli informativi, rivolta ai migranti, accessibile anche a stranieri privi di valido permesso di soggiorno, per diffondere e facilitare la conoscenza di base di aspetti igienico-sanitari, di legislazione del lavoro e delle condizioni di sicurezza per lo stesso, di formazione scolastica e professionale.
E’ importante che la rete sia diffusa sul territorio comunale, in modo da venire incontro a chi ha difficoltà a muoversi: per non appesantire i costi di gestione si propongono aperture degli sportelli in giorni ed orari diversificati. L’attività di questi sportelli comunali deve servire a garantire i diritti di cittadinanza sociale, indicati dalla legge della Regione Toscana n. 29 dell’8 giugno 2009. Il Gruppo richiede inoltre che venga potenziata la disponibilità e l’offerta del Comune di S. Casciano all’interno dei programmi nazionali dedicati alla tutela, all’accoglienza ed all’integrazione sociale di migranti che chiedano asilo politico e che hanno lasciato il paese di origine per guerre e conflitti etnici o perché perseguitati per motivi politici, ideologici o religiosi.


Lucia Carlesi
Gruppo Laboratorio per un’altra San Casciano-Rifondazione Comunista

21 settembre 2009
 

San Casciano Val di Pesa • Gruppo consiliare Laboratorio per un’Altra San Casciano - Rifondazione Comunisti Italiani