lunedì 21 settembre 2009

Rifiuti: è ora di voltare pagina

Il Gruppo Laboratorio per un’altra San Casciano-Rifondazione Comunista presenta al prossimo Consiglio comunale una mozione per chiedere interventi alternativi per una gestione e smaltimento dei rifiuti che tuteli la saluti, rispetti l’ambiente, sia economicamente vantaggiosa per i cittadini.


Gli inceneritori sono impianti ormai superati e dannosi per la salute.

L’inceneritore del Chianti previsto a Testi nell’area Sacci già gravemente compromessa per la presenza del cementificio, determinerebbe un ulteriore peggioramento della qualità ambientale e sanitaria del territorio

La raccolta differenziata con il sistema a cassonetto non permette di raggiungere neanche gli obiettivi minimi di raccolta differenziata previsti dalle leggi vigenti.

Infatti il comune di San Casciano nel 2008 con il 42,72% di raccolta differenziata è al di sotto della percentuale minima prevista dalla normativa e questo comporterà un aumento dei costi per i cittadini.

In queste settimane è in discussione il nuovo Piano Interprovinciale Rifiuti, occorrono urgentemente scelte alternative. Possiamo concretamente fare a meno degli inceneritori. E non lo diciamo solo noi: nel Chianti si sono levate voci autorevoli per chiedere una svolta nella politica di gestione dei rifiuti.

Va avviata una seria campagna di riduzione a monte dei rifiuti e attivata la raccolta porta a porta secondo la strategia Rifiuti Zero: esperienze di molti comuni italiani, anche a noi vicini come Capannori, ci dimostrano che l’obiettivo “rifiuti zero” non è irrealizzabile, anzi. Si tratta di porsi il problema della produzione di rifiuti all’origine, dello sviluppo di una raccolta differenziata di qualità, della costruzione di una filiera nel trattamento dei rifiuti centrata sulla prevenzione, il riuso e il riciclo, che sviluppi l’occupazione, risani l’ambiente e abbatta i costi della tariffa.

La raccolta “porta a porta”rappresenta il primo strumento per rendere concreta questa prospettiva.

Questo sistema di raccolta dei rifiuti è vantaggioso per la comunità e per il singolo cittadino, sia sotto il profilo economico, inducendo una diminuzione dei costi e quindi una riduzione delle tariffe del servizio nei confronti degli utenti, sia per il rispetto dell’ambiente in cui viviamo e pertanto in termini di maggiori garanzie per la salute.

Si ottengono alte percentuali di raccolta differenziata di qualità, si attiva un ciclo virtuoso per riciclare e riutilizzare i materiali, quindi la frazione residua è talmente scarsa da rendere economicamente non sostenibile la gestione di un inceneritore.

Il gruppo Laboratorio per un’altra San Casciano-Rifondazione Comunista propone al Consiglio comunale di aderire alla Strategia Rifiuti Zero e chiede una revisione del Piano Rifiuti: si deve bloccare la previsione dell’inceneritore a Testi, deve partire subito la raccolta “porta a porta”, unico modo per raggiungere nei prossimi anni gli obiettivi di raccolta differenziata previsti e non penalizzare i cittadini con una tariffazione più alta.

Il gruppo Laboratorio per un’altra San Casciano chiede la convocazione in tempi brevi di un consiglio comunale sul tema “Rifiuti” affinché il Sindaco e la Giunta riferiscano sui programmi e gli interventi previsti per raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata e per discutere complessivamente delle strategie per una gestione virtuosa e sostenibile dei rifiuti nel comune di San Casciano e nel Chianti.

Oggi la difesa della salute, dell’aria, del suolo, dei beni comuni impone agli amministratori e ai partiti scelte politiche non più ambigue: dicano chiaramente se stanno dalla parte del sistema di incenerimento o di quello della salvaguardia ambientale, della tutela della salute e della riduzione della spesa dei cittadini.


Lucia Carlesi
Gruppo Laboratorio per un’altra San Casciano-Rifondazione Comunista

21 settembre 2009
 

San Casciano Val di Pesa • Gruppo consiliare Laboratorio per un’Altra San Casciano - Rifondazione Comunisti Italiani