lunedì 21 settembre 2009

Le ceneri del gassificatore di Testi

Il gruppo Laboratorio per un’altra San Casciano-Rifondazione Comunista presenta al prossimo Consiglio Comunale una mozione per avere esaurienti risposte riguardo alle ceneri del gassificatore di Testi.

L’area di Testi vede la presenza di un gassificatore per lo smaltimento dei rifiuti, realizzato negli anni ’90, fermo dal 2001; in realtà anche negli anni in cui è stato attivo è stato un vero fallimento e rappresenta un caso emblematico di spreco di denaro pubblico e evidente incapacità di gestire impianti complessi con alto impatto negativo sulla salute dei cittadini e sull’ambiente.

Nello scorso luglio la Provincia di Firenze ha rilasciato autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di una centrale turbogas per la produzione di energia elettrica da 50 Mw alimentata a metano; l’impianto, proposto dalla società Volta srl verrà realizzato nell’area del cementificio Sacci, praticamente vicino al gassificatore.

Secondo la documentazione di studio di impatto ambientale presentata dal proponente la prima conseguenza del via ai lavori per la centrale a turbogas sarà quella di vedere la demolizione di alcuni silos che contengono ancora le ceneri del gassificatore, accumulate negli anni. Si tende a voler far passare la bonifica delle ceneri come una "contropartita ambientale" a favore della comunità locale.

La realtà ci sembra ben diversa: i volumi che verranno demoliti sono presumibilmente contaminati dalle ceneri che vi sono contenute e verranno riutilizzati, opportunamente frantumati, come sottofondazione o massicciata per la futura centrale: si tratterebbe allora di una “bonifica” impropria con grave rischio di contaminazione di suolo e falde.

Inoltre nei documenti successivi allo studio di impatto ambientale non si ritrova più traccia dello smaltimento delle ceneri che in realtà rappresentano un materiale altamente tossico perché proveniente dalla combustione di rifiuti.

Tutti i comuni prossimi all’area saranno comunque coinvolti dalle ricadute negative delle scelte impiantistiche previste in valle della Greve, sia dal punto di vista medico-sanitario sia dal punto di vista ambientale e sociale. Dal che deriva l’impegno alla vigilanza e alla attenzione per ciò che accade in tale area da parte di tutte le amministrazioni locali coinvolte.

Per questo si chiede all’Amministrazione di San Casciano di dare risposte chiare ed esaustive:

1.Sono già iniziate le operazioni di bonifica dei silos? E se sì, chi ha certificato la composizione delle ceneri, e quali sono i risultati delle analisi?

2.Se la bonifica è iniziata, chi la attua e in quale luogo vengono smaltite le ceneri?

3.Sono già iniziate le demolizioni? Se sì, qualcuno ha analizzato le scorie del silos contenenti le ceneri?

Su temi così importanti come la tutela della salute e del territorio, i cittadini hanno diritto ad avere un’informazione corretta e risposte esaurienti.


Lucia Carlesi
Gruppo Laboratorio per un’altra San Casciano - Rifondazione Comunista

21 settembre 2009
 

San Casciano Val di Pesa • Gruppo consiliare Laboratorio per un’Altra San Casciano - Rifondazione Comunisti Italiani