martedì 11 maggio 2010

22 MAGGIO MANIFESTAZIONE REGIONALE A MONTALE CONTRO GLI INCENERITORI

LABORATORIO PER UN'ALTRA SAN CASCIANO-RIFONDAZIONE COMUNISTA ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE
 
APPELLO PER LA MANIFESTAZIONE REGIONALE di SABATO 22 MAGGIO a MONTALE-AGLIANA
NO AL CICLO INTEGRATO RIFIUTI-ENERGIA
CONTRO TUTTE LE NOCIVITA’ E LE DEVASTAZIONI DEL TERRITORIO
PER LA DIFESA DI BENI E LUOGHI COMUNI: SALUTE, ACQUA, ENERGIA, RIFIUTI, BIODIVERSITA’

Montale è uno dei luoghi simbolo dal quale possiamo pretendere l’ abbandono dell’ intero ciclo nocivo e costoso dell’ incenerimento : dagli inceneritori per rifiuti industriali ed urbani, agli impianti per la produzione di Cdr, alle‘centrali a biomasse’. Un ciclo insostenibile per ragioni di sicurezza sanitaria e ambientale; un ostacolo per la difesa della salute umana e della biodiversità e per far diventare prioritaria la conservazione della materia. La grave situazione sanitaria, ambientale, economica del termocancrovalorizzatore di Montale ( proprietà del CIS, la S.p.A. pubblica che gestisce l’ inceneritore ) riassume tutti i problemi strutturali comuni a inceneritori, centrali a biomasse, dissociatori molecolari e impianti per la produzione di Cdr.
A Montale le analisi autoprodotte dal “Comitato contro l’ inceneritore” hanno documentato la contaminazione del latte materno da pcb e diossine, dimostrando la corrispondenza tra le molecole dioxin-like trovate nel latte materno, quelle emesse dall’ inceneritore e quelle trovate nella carne di pollo dall’ Arpat e dall’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Toscana e del Lazio.
Ci costringono ad avvelenare i nost ri figli fin dall’ allattamento al seno !
NO AL CICLO INTEGRATO RIFIUTI - ENERGIA
Chiusura degli inceneritori in esercizio per devastazione sanitaria e ambientale;
Stop a nuovi inceneritori, alle centrali a biomasse e per rifiuti biodegradabili, a impianti di dissociazione molecolare e gassificatori;
Stop agli impianti di trasformazione termica dei rifiuti in CDR (combustibile derivato da rifiuti ), come quello di Badia a Pacciana, Pistoia finalizzato ad alimentare l’ inceneritore di Montale e quello previsto a Case Passerini;
Stop all’ assimilazione ai rifiuti urbani dei rifiuti industriali, una pratica truffaldina che scarica nelle nostre tasche e nei nostri polmoni i costi e le tossicità delle industrie, e una perversa caratteristica della regione Toscana peraltro inadempiente rispetto agli obiettivi di riduzione e di raccolta differenziata da lei stessa fissati;
Per costruire concretamente e a partire dal basso la strategia Rifiuti Zero secondo un modello ciclico che rispetti il vivente, la biodiversità e conservi la materia : riduzione, riparazione, riutilizzo; compostaggio e riciclaggio complessivi; ricerca. Un ciclo virtuoso che porta reddito e occupazione non precaria e “pulita”.
Ma Montale e la piana Firenze Prato Pistoia riassumono anche le tante aggressioni all’ ambiente e le devastazioni del territorio comuni a tutta la Toscana.
Il territorio della piana Firenze Prato Pistoia è malato. I territori dell’ intera Toscana - costa, pianure interne, colline, valli e montagne - sono malati.
Territori gravemente compromessi, sottoposti come sono ad un quotidiano stress di lunga durata.
Territori dove il rischio sanitario per donne, uomini, bambine, bambini fa ormai parte – tragicamente - del vissuto quotidiano; dove la precarietà si estende sempre più diffusamente alle relazioni sociali, alla salute individuale e collettiva, all’ abitare nel suo complesso, alla biodiversità resa vulnerabile fin dentro i suoi codici genetici più intimi.
Dunque i territori della Toscana non hanno bisogno di ulteriori stress, di nocività, di precarietà sanitarie e sociali, di nuove cementificazioni, di nuove pesanti infrastrutture. Hanno invece urgente bisogno di terapie adeguate, di estese bonifiche sanitarie e territorial i; di nuove economie basate sul risparmio di materia e
energia, su una occupazione stabile in cicli produtt ivi “puliti” ; dell’ azzeramento della precarietà.
Di fronte a questa situazione di grave malattia, il nuovo presidente della regione Rossi propone un programma che estende e aumenta le situazioni di stress territoriale, con la previsione di nuovi cicli produttivi
sporchi, a precarietà crescente. COME ?
Una nuova pesante infrastrutturazione del territorio : trasporti – energia/rifiuti. Sanità basata unicamente sulla cura e sull’ ospedalizzazione e non su prevenzione primaria e lotta alle nocività. Una vera industria agricola e della trasformazione agroalimentare (alla faccia delle filiere corte !), collegata al business della combustione delle biomasse e degli agrocombustibili. Centralizzazione antidemocratica con estensione dei processi privatizzazione e liberalizzazione dei servizi: multiutilities e oligopoli; creazione di un Ato unico regionale dell’ acqua, in attesa dell’ Ato unico per rifiuti, gas……….Un Polo energetico cost iero che vede già oggi la presenza di otto centrali termoelettriche su nove e l’ unica raffineria regionale : riconversione a carbone delle centrali Enel di Livorno e di Piombino, secondo impianto di rigassificazione a Rosignano dopo quello offshore al largo di Tirrenia, centrali a biomasse a Livorno e Piombino/Val di Cornia; nuovo megainceneritore a Livorno. Estensione del Ciclo Integrato di gestione dei rifiuti urbani e industriali con la centralità assegnata a inceneritori, impianti Cdr, combustioni.
Di fronte a questa situazione di rinnovato attacco alla salute e al territorio; al rilancio di nuove pesanti infrastrutture, di un’ ulteriore mercificazione e privatizzazione di acqua, gas, patrimoni e servizi pubblici - collettivi per COSTRUIRE LA PRIMA MANIFESTAZIONE REGIONALE - SABATO 22 MAGGIO ore 15.00 A MONTALE - IN RISPOSTA AL NOCIVO E AGGRESSIVO PROGRAMMA DELLA GIUNTA ROSSI, AD UN MESE DAL SUO INSEDIAMENTO

LANCIAMO UN APPELLO PER UN’ AMPIA MOBILITAZIONE CONTRO TUTTE LE NOCIVITA’ E LE DEVASTAZIONI DEL TERRITORIO - PER LA DIFESA DI BENI E LUOGHI COMUNI ( a parti re da acqua, energia, rifiuti ) - PER LA MESSA IN COMUNE DI CONOSCENZE, ESPERIENZE, PRATICHE DI RESISTENZA E PROGETTUALITA’
Una manifestazione colorata, multiforme, allegra e determinata alla quale chiamiamo le persone e le comunità
aggredite da inceneritori, discariche, centrali a biomasse, impianti CDR, dissociatori molecolari; i comitati che lottano per la difesa della salute e del loro territorio e che hanno avuto la capacità di costruire alternative credibili di gestione dei rifiuti senza combustioni.
Alla quale invitiamo calorosamente, perché parte della stessa lotta, anche l’ insieme del movimento
toscano che si batte per la difesa dei beni e dei luoghi comuni : movimento toscano dell’ acqua, movimenti
no centrali e contro il rilancio del nucleare, comitati contro i rigassificatori, contro le centrali termoelettriche; contro l’elettrosmog; movimento No Tav e contro il sottoattraversamento Tav di Firenze, contro i poli estrattivi, …….movimenti di lotta per la casa, contro le cementificazioni e le rendite fondiarie; contro ulteriori grandi e meno grandi opere; quanti rivendicano spazi per uso collettivo; la rete dei comitati toscani per la difesa del territorio; movimento contadino altragricoltura, movimento dei rurali e degli ecovillaggi che rivendicano insieme a noi il diritto alla Sovranità Alimentare che pone quali condizioni i rrinunciabili la produzione di cibi sani e non contaminati, l’ ac cesso alla terra, l’ agricoltura ecosi stemica a bassi ssimo uso di energia.
RIPRENDIAMOCI LA PIAZZA - LIBERIAMO I TERRITORI - DIFENDIAMO LA SALUTE
Vogliamo la bonifica dei territori, il risanamento dei luoghi rendendoli accessibili e realmente aperti all’ altro, al migrante, al diverso . Vogliamo costruire virtuose solidarietà nelle relazioni tra donne, uomini, Natura; porre al centro i cicli vitali non lo sfruttamento della Natura e la mercificazione dei beni e dei luoghi.
Siamo abituati a partire dalle concrete esigenze del territorio e vogliamo riappropriarcene come un esteso
contemporaneo uso civico.

Coordinamento toscano rifiuti zero
Coordinamento dei comitati della piana Firenze, Prato, Pistoia

Vi chiediamo di aderire all’ Appello, di costruire la mobilitazione, di partecipare alla manifestazione regionale di sabato 22 maggio, ore 15.
 

San Casciano Val di Pesa • Gruppo consiliare Laboratorio per un’Altra San Casciano - Rifondazione Comunisti Italiani