mercoledì 26 maggio 2010

COMUNICATO STAMPA: GESTIONE DEI RIFIUTI NEL CHIANTI, INCENERITORE A TESTI, LA RACCOLTA DIFFERENZIATA "PORTA A PORTA" A SAN CASCIANO E ALTRO ANCORA

INCENERITORE E GESTIONE DEI RIFIUTI NEL CHIANTI: E' DAVVERO IL MOMENTO DELLE SCELTE, CHIEDIAMO TRASPARENZA E CHIAREZZA NELLE DECISIONI.
Argomento all'ordine del giorno quello dei rifiuti, in particolare nel Chianti. Il Sindaco di Greve sembra aver posto molti dubbi sulla realizzazione di un inceneritore a Testi. L'Amministrazione di San Casciano invece difende strenuamente questa scelta. Entrambi i sindaci comunque si sono trovati d'accordo nel proporre il raddoppio del CDR (combustibile derivato da rifiuti) da utilizzare nel cementificio, quindi almeno 40.000 t/a di rifiuti. Così avremo comunque un inceneritore nel Chianti e della peggiore specie perché i cementifici sono impianti che non dispongono neanche dei sistemi di abbattimento minimi previsti per gli inceneritori. Ancora una volta una scelta lontana dagli interessi reali della gente e del territorio, presa continuando a sostenere una sempre presente “emergenza rifiuti”. 
La vera emergenza non è dovuta alla mancanza di inceneritori, ma alla mancanza di scelte sostanziali per la riduzione nella produzione dei rifiuti e per la pianificazione di sistemi di raccolta differenziata finalizzati al riciclo e al riuso dei materiali, non all'incenerimento o alla discarica, metodi dannosi per la salute e per l'ambiente, economicamente svantaggiosi perché sprecano risorse che devono essere invece riutilizzate. A San Casciano parte un “porta a porta” sperimentale nel centro; bene, la raccolta differenziata spinta è uno strumento indispensabile per un ciclo virtuoso nella gestione dei rifiuti, ma è possibile che, con le tante esperienze estremamente positive e consolidate da anni di attività, in tutta Italia e in Toscana, nel nostro comune si parli ancora di fare un “esperimento”? Non è più tempo di esperimenti.
A San Casciano la percentuale della raccolta differenziata è ferma circa al 43%, al di sotto dei minimi di legge. Il Consiglio comunale di San Casciano non ha mai discusso del porta a porta, non esiste un progetto di area. E' stato invece approvato il piano finanziario di Safi nel quale si prevede al 2012 un aumento della produzione dei rifiuti e un obiettivo di raccolta differenziata che non arriva al 44% a fronte di un minimo previsto dalla normativa del 65%. E intanto per il 2010 la tariffa aumenta del 6.24%, ma non si investe nella riduzione sostanziale della produzione dei rifiuti. Il vero interesse dell'Amministrazione e del gestore è l'inceneritore, lì si concentreranno le risorse finanziarie, non servirà fare una raccolta differenziata con alte percentuali, tanto il fine è bruciare carta e plastica, non recuperare. Manca la volontà politica di fare scelte coraggiose, si continua a delegare ad “organismi superiori” le scelte strategiche, venendo meno ad un ruolo attivo e propositivo.
Laboratorio per un'altra San Casciano-Rifondazione Comunista ha fatto proposte concrete per una gestione dei rifiuti sostenibile per il territorio, che abbia come priorità la tutela della salute e l'economicità del servizio. Subito un progetto di area per avviare una raccolta porta a porta seria finalizzata al riciclo totale e alla valorizzazione dei materiali, via i cassonetti dalle strade, facciamo pagare ai cittadini solo ciò che non differenziano. Valorizziamo al massimo l'impianto di compostaggio di Ponterotto con una gestione efficiente assicurando un conferimento dei rifiuti umidi di alta qualità. Fermiamo l'inceneritore a Testi, la combustione dei rifiuti nel cementificio.e l'ampliamento dell'impianto a Falciani che produrrà il cdr per il cementificio. Riduzione dei rifiuti,riciclo e riuso totale dei materiali sono l'unica strategia possibile per affrontare il problema dei rifiuti in modo economicamente ed ecologicamente sostenibile.
A breve le provincie di Firenze, Prato e Pistoia approveranno il nuovo piano interprovinciale dei rifiuti. I consigli comunali non discutono della pianificazione per la gestione dei rifiuti dal 2002, quando sono stati approvati i vecchi piani provinciali. In questo momento decisivo è indispensabile un passaggio che recuperi trasparenza e democrazia. A San Casciano è necessario un Consiglio comunale straordinario aperto alla cittadinanza, alle associazioni e ai comitati, ai tecnici esperti del settore: le forze politiche presentino con chiarezza le loro posizioni e si confrontino su questo tema di grande rilievo per la collettività; ci sia un momento in cui la società civile, i cittadini tutti si possano esprimere ed aprire un dibattito con gli amministratori. Si stanno facendo scelte determinanti, è in gioco la difesa dei beni e dei luoghi comuni, in primo luogo la salute, l'energia, il territorio: chiediamo trasparenza e dibattito pubblico.
 

San Casciano Val di Pesa • Gruppo consiliare Laboratorio per un’Altra San Casciano - Rifondazione Comunisti Italiani