domenica 4 luglio 2010

ERADICAMENTO DEI CERVIDI DAL CHIANTI: SI VUOLE LO STERMINIO TOTALE DI CAPRIOLI, DAINI E CERVI?

IL GRUPPO CONSILIARE
LABORATORIO PER UN'ALTRA SAN CASCIANO RIFONDAZIONE COMUNISTA
PRESENTA UN'INTERROGAZIONE
IN CONSIGLIO COMUNALE.
Nelle scorse settimane il Sindaco di San Casciano ha rilasciato dichiarazioni preoccupanti circa la volontà di richiedere alla Provincia l'autorizzazione per consentire agli agricoltori di abbattere gli ungulati, direttamente o avvalendosi dei cacciatori abilitati, prevedendo l'estensione della facoltà di deroga al calendario venatorio.
La Provincia di Firenze prevede l'eradicamento dei cervidi dal Chianti e il contenimento del cinghiale.
Si tratta di una liberalizzazione della caccia sul territorio comunale assolutamente non giustificata.
Sarebbero consentite battute di caccia a tappeto lungo l'intero periodo dell'anno, anche in stagione turistica o di raccolta di frutti e funghi, con conseguenti rischi per l'incolumità delle persone.
Questa misura ha sollevato la protesta anche di quella parte dell'associazionismo venatorio più sensibile alla compatibilità fra ambiente e attività venatoria.
La scelta non pare fondata su altro se non le richieste di rimborso da danni avanzate dai coltivatori, quindi in assenza di un oggettivo e scientifico monitoraggio e censimento che consenta di individuare le quantità reali di sovrappopolazione (ossia di popolazioni animali eccedenti la capacità di un dato territorio di sostentarli naturalmente) e di conseguenza i tetti da stabilire per gli eventuali contenimenti.
E' assurdo parlare di eradicamento dei cervidi dal Chianti, territorio che ha sempre visto la presenza di questi animali. L'ecosistema e la biodiversità vanno salvaguardati. Occorre prima di tutto un censimento reale della popolazione degli ungulati sul territorio. Gli agricoltori sono già tutelati dai rimborsi previsti per i danni subiti. Il giusto equilibrio fra la presenza faunistica e l'attività agricola va raggiunto eventualmente tramite un'opera di contenimento da concertare tra le amministrazioni, le associazioni venatorie, le associazioni professionali agricole e le associazioni ambientaliste.
Laboratorio per un'altra San Casciano-Rifondazione Comunista chiede con l'interrogazione che l'Amministrazione di San Casciano riporti in Consiglio Comunale:
-i dati sui popolamenti animali conosciuti e stimati, i dati sul danno a colture di questi anni e le altre informazioni che hanno supportato tale scelta dell'Amministrazione.
-le misure previste per evitare un incremento del rischio per la popolazione residente o transitante nel territorio aperto derivante da una situazione di “caccia permanentemente diffusa”.
Si chiede inoltre all'Amministrazione di informare il Consiglio Comunale sulle eventuali concertazioni previste o attuate nel merito con le associazioni venatorie, agricole e ambientaliste e di informare altresì sulla eventuale disponibilità a rivedere tali misure in ragione del confronto tecnico e dell'auspicabile concertazione.

 

San Casciano Val di Pesa • Gruppo consiliare Laboratorio per un’Altra San Casciano - Rifondazione Comunisti Italiani