mercoledì 21 luglio 2010

Publiacqua: in arrivo per i cittadini di San Casciano e di tutto l'Ato 3 Medio Valdarno nuovi aumenti della tariffa?

Laboratorio per un'altra San Casciano-Rifondazione Comunista interroga il Sindaco nella prossima seduta del Consiglio Comunale di San Casciano del 23 luglio.
Finalmente parte la realizzazione del collettore di San Colombano, il cosiddetto “fognone”, opera molto importante per l'area fiorentina e per l'Arno.
Peccato che i lavori prendano il via con ben dieci anni di ritardo e che i costi nel frattempo siano lievitati dai 29 milioni di euro della previsione iniziale all'attuale di 70 milioni.
Si tratta di una vicenda preoccupante che provocherà gravi danni ai cittadini dei comuni dell'Ato 3 Medio Valdarno e quindi anche ai cittadini di San Casciano, in quanto le soluzioni possibili ad oggi sembrano essere o l'aumento della tariffa (bolletta più cara) o la riduzione degli investimenti previsti su tutti i comuni da parte di Publiacqua (meno servizi, meno manutenzione e interventi sulla rete idrica).
E' necessario fare immediata chiarezza e accertare le responsabilità dell'evidente slittamento dei tempi e del grave aumento dei costi.
L'Autorità di Ambito come ha svolto il proprio ruolo di controllore rispetto al gestore Publiacqua?
Come valutare l'operato di Publiacqua, soggetto responsabile dei lavori e del progetto?
E quale ruolo ha avuto in questa vicenda il Comune di San Casciano, tramite il Sindaco rappresentante del Comune nell'assemblea di Ato? Come sono stati salvaguardati gli interessi dei cittadini?
E' urgente che le Amministrazioni si impegnino per evitare che le conseguenze di questa grave situazione si scarichino sui cittadini.
Ancora una volta è evidente ciò che noi denunciamo da sempre: la gestione del sistema idrico “fa acqua” -è proprio il caso di dirlo- da tutte le parti!
Siamo in presenza di una società per azioni, Publiacqua, già privatizzata al 40%, che gestisce gli appalti come le pare, in assenza di una vera autorità di controllo capace di tutelare gli interessi pubblici e salvare l'acqua quale bene comune.
La deriva privatistica e aziendalistica che avrebbe dovuto portare efficienza e risparmi si dimostra ancora una volta per quello che è realmente: un sistema praticamente inaccessibile al controllo democratico dei cittadini, che permette al gestore non solo di ottenere profitti garantiti sulla tariffa caricando sulla bolletta un 7% a remunerazione del capitale investito, indipendentemente dalla qualità ed efficienza del servizio, ma anche di scaricare immediatamente sull'utenza gli eventuali “costi inattesi”. La vicenda del fognone di San Colombano è riprova di tutto questo.
 

San Casciano Val di Pesa • Gruppo consiliare Laboratorio per un’Altra San Casciano - Rifondazione Comunisti Italiani